Depressione

COSA VUOL DIRE SENTIRSI DEPRESSI

Nel linguaggio comune il termine “depressione” viene utilizzato per definire un insieme di emozioni caratterizzate da uno stato d’animo di tristezza, sfiducia e frustrazione.

Spesso nell’arco della giornata proviamo un’alternanza di emozioni, piacevoli e spiacevoli, che hanno la caratteristica di avere una durata limitata, di essere variabili nel tempo e di essere generate da eventi circoscritti.

Le cose cambiano notevolmente quando si inizia a parlare di depressione clinica; con questo termine si indica infatti una vera e propria patologia, che coinvolge aspetti cognitivi, emotivi e relazionali della persona.

Essa è una condizione in cui il soggetto è pervaso da un’emozione di sofferenza intensa, che gli impedisce di individuare un progetto esistenziale gratificante. Il paziente depresso non sente un futuro per la propria vita, non sente di poter essere accettato dagli altri e non ha energie per svolgere attività potenzialmente piacevoli.

COME SI MANIFESTA LA DEPRESSIONE

Sentirsi depressi significa vedere il mondo attraverso delle lenti scure.

Tutto sembra più opaco e difficile da affrontare; le azioni quotidiane più semplici diventano insormontabili e si ha la sensazione che gli altri non possano comprendere il proprio stato d’animo.

Essa si manifesta attraverso parecchi sintomi:

  • fisici: perdita di energia e senso di fatica, disturbi della concentrazione e della memoria, disturbi del sonno, mancato desiderio sessuale, agitazione e nervosismo

  • emotivi: le emozioni tipiche che vengono sperimentate sono la tristezza, l’angoscia, il senso di colpa, la mancanza di speranza nel futuro e la perdita di interesse per qualsiasi attività

  • comportamentali: la riduzione delle attività quotidiane, la difficoltà nel prendere decisioni e nel risolvere i problemi, l’evitamento delle persone e l’isolamento sociale

  • cognitivi: il modo di pensare è caratterizzato da pensieri spontanei negativi su sé stessi, sul mondo e sul futuro.

Tipici esempi di pensieri automatici negativi sono: “Sono un totale fallimento!” (pensiero negativo su di sé); “Niente va bene!” (pensiero negativo sul mondo).

CONSEGUENZE DELLA DEPRESSIONE

La depressione può avere importanti ripercussioni sulla vita di tutti i giorni; l’attività scolastica o lavorativa della persona può diminuire in quantità e qualità.

Questo disturbo, inoltre, porta al ritiro sociale, che a sua volta porta a problemi di tipo relazionale con partner, figli, amici e colleghi.

L’umore depresso condiziona anche il rapporto con sé stessi e con il proprio corpo; infatti, chi è depresso ha difficoltà a lavarsi, curare il proprio aspetto, mangiare e dormire in modo regolare.


Che cosa si può fare…

Negli ultimi anni sono stati individuati diversi tipi di trattamenti per la cura della depressione. Dagli studi scientifici emerge che attualmente le cure più efficaci per la depressione sono il trattamento farmacologico e la psicoterapia cognitivo-comportamentale.

Il trattamento farmacologico della depressione si rivela cruciale soprattutto nei casi in cui il disturbo si presenta in forma grave.

 Il trattamento cognitivo-comportamentale si focalizza soprattutto sui modi in cui il soggetto interpreta gli eventi che accadono, vi reagisce e valuta sé stesso. Il terapeuta si propone di aiutare il paziente ad identificare e modificare i pensieri e le convinzioni negative che ha su sé stesso, sul mondo e sul futuro, ricorrendo a numerose e specifiche tecniche cognitivo-comportamentali.

Il cambiamento nel modo di pensare porterà ad una regolazione del tono dell’umore e a modificazioni dei sintomi, che a loro volta influiranno positivamente sui pensieri. Parallelamente a ciò si inserisce l’intervento terapeutico rispetto al comportamento quotidiano del paziente, attuando in maniera graduale specifici cambiamenti e procedendo in direzione inversa rispetto alla tendenza all’inattività e all’isolamento sociale indotta dal disturbo. È importante stimolare nel paziente la ricerca di attività utili o piacevoli, la riscoperta di interessi coltivati in passato e l’avvicinamento a contesti di interazione sociale; la psicoterapiasupporta l’elaborazione di scenarialternativi a quello presente, l’individuazione di risorse nuove e la capacità di provare piacere nelle esperienze che si affrontano.